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Questo è un libro destinato agli studenti di architettura, a tutti coloro che scelgono di provare ad imparare il difficile mestiere di architetto. Non è un insieme di saggi, né la trascrizione di lezioni di architettura. I saggi o i testi scientifici sono sempre scritti con un linguaggio asettico e sono pensati secondo modalità comunicative che spesso risultano distaccate, se non addirittura noiose. Non sono neanche lezioni di architettura che invece devono essere “in diretta”, adeguarsi agli uditori, al momento, alla temperatura che c'è in aula, come al rumore di fondo di chi borbotta annoiato. Allora cos’è? E' un libro scritto come frammenti o appunti di lettere, da un io che scrive a un tu che legge. È quindi un testo concepito come una conversazione con un vero interlocutore, "uno studente di architettura", in una condizione non formale in cui parlare liberamente, fuori dalle aule, mescolando il personale con il soggettivo, gli studi con i sogni, le memorie con le cose perdute per strada, in una condizione spontanea in cui riuscire a dire la propria verità.
L'idea costruita è il manifesto teorico di Alberto Campo Baeza; una raccolta di testi di varia provenienza che manifesta la chiarezza del suo pensiero e la straordinaria coerenza della sua opera. Concentrandosi sui fondamenti della disciplina (la luce, il confronto con la gravità, il valore delle idee, il flusso incessante della storia) l'autore redige un testo colto ma volontariamente antiaccademico, aperto alle suggestioni delle altre discipline artistiche ma con una evidente passione didattica. I testi sui grandi maestri dell'architettura spagnola (Fisac, De la Sota, Sáenz de Oíza, Coderch, Carvajal), mondiale (Mies van der Rohe, Utzon), o sui colleghi della scena internazionale (Ando, Chipperfield, llinás, Vicens e Ramos) mettono in luce il suo percorso culturale e la sua idea di architettura, basata sul suo rigoroso «más con menos». «La storia dell'architettura, lungi dall'essere solo una storia delle forme, è fondamentalmente una storia delle idee costruite. Le forme si disgregano col tempo ma le idee rimangono, sono eterne». «Un'architettura che ha nell'idea la sua origine, nella luce il suo primo materiale, nello spazio essenziale la volontà di ottenere il più con meno».
Versione in Bianco e nero. Il volume che arriva oggi a questa edizione riveduta ed ampliata vuole ricordare Alessandro Anselmi, come architetto e come uomo, tramite le parole di prestigiosi colleghi, amici e studiosi che con lui hanno lavorato e condiviso difficoltà e speranze. Nato in occasione della conferenza organizzata alla Facoltà di Architettura di Roma, in occasione del trigesimo della scomparsa di Anselmi, promossa da Franco Purini e dal coordinatore del dottorato di Architettura Teorie e progetto Antonino Saggio, il libro fornisce un ricco ritratto della figura di Anselmi che sonda non solo gli aspetti legati alla ricerca architettonica, ma anche quelli del suo impegno come uomo politico e didatta. In quattro blocchi tematici "Disegno ed enigmi", "Vuoto", "Visioni", "Interruzioni" dodici giovani dottorandi arricchiscono il volume con spunti di riflessioni che spostano l'operatività del grande architetto al domani: "Frammenti di Futuro".
Shows how the aesthetic views of Plotinus and later Neoplatonists have played a role in the history of Western art.
Se l’Informe è un carattere della nostra epoca, è indispensabile ripensare gli strumenti con cui descriviamo e trasformiamo la realtà. Come potrebbero mutare i nostri paradigmi se assumessimo l’Informe come strumento critico? Il ruolo operativo dell’Informe, proposto da Georges Bataille, permette di dare senso a molte pratiche di trasformazione del mondo. “Assemblaggi” è costruito come un montaggio di testi su autori di diverse epoche. La descrizione e il commento delineano un percorso che indaga la potenza plastica e critica dell’Informe come apertura all’indeterminato. L’idea di un’Architettura geologica interroga le pieghe della Terra e dispiega una pratica del “maifinito” come nodo di congiunzione tra tempi e mondi diversi. Mettere in forma la tensione tra le cose costituisce il compito di un’Architettura terrestre per immaginare nuove alleanze capaci di generare futuri.
Studie over het werk van de Italiaanse architect (1888-1916).
In the backdrop of the New European Bauhaus, our time presents the European designer with three pivotal keywords: beautiful, sustainable, and together. The central question that this issue of "Ardeth" seeks to address is how to employ these three keywords in the best possible way. In essence, it grapples with the question of how to use but not abuse the checkpoints they provide us with to truly grasp the intricacies of their intended applications. The aim is to prevent hastening the transition from words to designs and, ultimately, from designs to the artefacts that make up the space of our day-to-day human existence.
This book gathers peer-reviewed papers presented at the 1st International and Interdisciplinary Conference on Image and Imagination (IMG 2019), held in Alghero, Italy, in July 2019. Highlighting interdisciplinary and multi-disciplinary research concerning graphics science and education, the papers address theoretical research as well as applications, including education, in several fields of science, technology and art. Mainly focusing on graphics for communication, visualization, description and storytelling, and for learning and thought construction, the book provides architects, engineers, computer scientists, and designers with the latest advances in the field, particularly in the context of science, arts and education.