Marialuisa Baldi
Published: 2002
Total Pages: 514
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Noto soprattutto per avere redatto un Discours per un'assemblea generale delle logge massoniche a Parigi, A.M. Ramsay (1686-1743) ha goduto di una fama controversa fin dagli anni della sua esistenza. Filogiacobita non privo di contatti con la monarchia hannoveriana, sostenitore del diritto divino dei re, del cosmopolitismo e della tolleranza civile, per alcuni fu un "avventuriero" o un "camaleonte in intrigo", per altri un "rétardatair". Lo scopo di questo libro è di mostrare che fu prima di tutto un uomo del suo tempo, di cui ha espresso le contraddizioni, le debolezze ma anche la complessità, in un impegno intellettuale prevalentemente rivolto all'assimilazione e alla trasformazione delle idee ereditate dal passato. Nell'opera di distillazione delle tradizioni, del resto, anche il libero pensiero, con cui Ramsay ha indubitabilmente vari punti di tangenza, ha affinato le sue armi. Sullo sfondo di alcune delle polemiche più caratteristiche del secolo, dalla querelle sui culti, al quietismo, dallo scetticismo alla prima lettura idealistica di Berkeley, allo spinozismo, al significato del newtonianesimo, il percorso ideale del chevalier Ramsay è ricostruito analiticamente dal primo scritto politico, al romanzo divenuto un best seller , i Voyages de Cyrus , fino ai postumi Philosophical Principles of Natural and Revealed Religion . Nello spirito rivisitato dell' antica teologia rinascimentale, l'opera, alla cui tormentata pubblicazione fu interessato anche Hutcheson, costituisce una sorta di osservatorio sul pensiero moderno di cui critica gli orientamenti principali alla luce della serrata polemica condotta contro la filosofia spinoziana.